Figura Funko Pop! Barbalbero (Il Signore degli Anelli)
Il più antico degli alberi
Barbalbero è un membro della razza Ents nei libri e nei film de Il Signore degli Anelli. Vive nella foresta di Fangorn dove si dice che sia l’acqua che scorre a rendere gli alberi così grandi e vivi. Ma Barbalbero è in ogni caso un Ent, albero vivente, cosciente e in grado di parlare e vecchio di diverse centinaia o addirittura migliaia di anni. Merry e Pipino lo incontrano quando cercano di sfuggire a uno degli orchi che li aveva catturati e che sembrava determinato a mangiarli. Si rifugiano nella foresta e si arrampicano sull’albero più alto che riescono a trovare senza rendersi conto che è vivo. Una volta che gli raccontano la loro storia e lui gli crede, Merry e Pipino cercheranno di convincere lui e gli altri membri della sua specie a prendere parte alla guerra tra Sauron e le forze del male contro il resto del mondo. Grazie a loro, gli Ent distruggeranno Isengard e distruggeranno il potere di Saruman.
Un personaggio poetico
Sebbene inizialmente fosse un albero, Barbalbero ha ancora una forma vagamente umanoide con cui muoversi. Ha due tipi di gambe e braccia lunghe, i cui rami terminano a forma di mani. Come suggerisce il nome, ha una lunga barba sotto il viso composta da liane, muschio e foglie. E Barbalbero essendo ovviamente in perfetta armonia con la natura, è anche formato da molti rami, alcuni con foglie o boccioli ed è parzialmente ricoperto di funghi. Infine, essendo un albero gigante, Barbalbero è ovviamente un super size 1 (centimetri.
La nostra opinione: ★★★★★




“Dall’alto di questa Ent, un millennio ti contempla! Non c’è dubbio che questa statuina di Barbalbero (Sylvebarde o Barbebois in francese nel testo) ti ispirerà con saggezza e serenità se la aggiungerai alla tua collezione di statuette Pop. Le sue dimensioni imponenti ti ricorderanno che nella foresta di Fangorn devi anche fare affidamento sulle forze della natura. Ecco un’altra riproduzione di grande successo di Funko: ammira il suo sguardo profondo, i rami, i giovani pollici, le sue mani … “